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Guardando in una certa ottica, di dischi come questo c'è un po' penuria ultimamente, nel senso di dischi di puro Prog sinfonico, senza troppi compromessi né, se si vuole, ambizioni di originalità che sovente sfociano in mattoni mal impastati e malamente etichettati come Prog colto. D'altra parte questo è il nono album in studio dei Cast (cui si aggiungono un paio di live); nove album messi in circolazione in un lasso di tempo in cui quasi tutti i gruppi si limiterebbero a un numero di 3-4 produzioni. Se ciò è sicuramente positivo in quanto segno di vitalità di Vidales e soci, dall'altra è pericoloso notare che, con una così alta produttività, non si riesce certo ad affezionarsi o comunque ad entrare dentro un singolo album. Se poi ci si accorge che molte cose dei Cast sembrano fatte con lo stampino e che non offrano adeguati punti di riconoscimento... Provate a chiedere a un amico di prendere uno qualsiasi dei loro ultimi 4 album, di farvene ascoltare un pezzo e ad indovinare da quale album questo è stato preso. Sulla qualità del singolo non si discute molto, essendo ormai i Cast un marchio di qualità stabilizzato; peccato che talvolta i brani si riducano a un susseguirsi di bombardamenti di tastiere con repentini cambi di tempo da cui malamente ci si riesce a raccapezzare. E' un difetto riscontrabile solo se si ascolta in modo superficiale forse... ma è una sensazione di disagio che mi sento di condividere con voi, anche se, in questo preciso momento, sto ascoltando il cd per la terza volta e forse forse qualcosina...
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