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Era il 1994 quando un gruppo di musicisti messicani giungeva all'esordio discografico con l'autoproduzione "Landing in a serious mind"; da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, visto che nel giro di neanche otto anni gli album si sono moltiplicati in continuazione fino ad arrivare ad una quindicina di uscite discografiche tra cd del gruppo e lavori solisti. I Cast ci hanno abituato, quindi, ad una produzione particolarmente prolifica ed ecco l'ennesimo album di questa band che continua imperterrita il suo cammino nel prog sinfonico e romantico. "Castalia" è un live registrato in occasione di un concerto italiano effettuato a Milano nel luglio del 2000 ed il cd che lo immortala ci offre l'ennesima occasione di ascoltare i meticolosi affreschi sinfonici del gruppo. Dopo l'introduzione strumentale i Cast si esibiscono in un repertorio che illustra tutte le caratteristiche, con pregi e difetti, della loro musica: fughe strumentali di discreto fascino, con le tastiere di Alfonso Vidales in risalto, ma con Dino Brassea al flauto e Francisco Hernandez alla chitarra pronti a precisi ed accattivanti interventi, mentre il batterista Antonio Bringas e il bassista Rodolfo Gonzalez non sono da meno nella base ritmica; alle parti cantate, da sempre punto un po' debole della band, si alternano Brassea e Hernandez. I costanti punti di riferimento nell'esperienza di grandi del passato come Genesis e Camel rendono il progressive dei Cast tutt'altro che innovativo, ma gli amanti del rock sinfonico difficilmente resteranno indifferenti alle soluzioni musicali proposte dalla band, che con gusto e passione elabora e ripropone dal vivo composizioni eleganti ed accurate come "Hidden poems", "Revealing signs of love", "Moving universe" ed un medley contenente "Reality or misantrophy", "Initiation", "Echoes" e "After all". In scaletta anche un altro medley con estratti da "Legacy" e la breve "Simple things" con i suoi 4 minuti di dolci melodie. Ribadisco che la proposta musicale dei Cast, che si è mantenuta abbastanza costante nel tempo, non è per nulla originale, ma si sa che sono numerosi i fanatici di questo tipo di progressive. Quindi, anche se si tratta del terzo album dal vivo del gruppo, ed anche se uno di questi era uscito solo un paio di anni fa, sempre su Musea, questa nuova produzione soddisferà sicuramente i non pochi amanti di questa band. Se poi c'è qualche appassionato di prog sinfonico che è riuscito a non ascoltare ancora questi ragazzi messicani, "Castalia" può essere una buona occasione per conoscerli.
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