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I Cast sono ormai diventati un‘istituzione nel mondo del Prog e l’appuntamento con un nuovo album è una scadenza annuale che piacevolmente ci accompagna da diversi anni. Dopo i primi incerti ed ingenui dischi il gruppo si è via via affinato ed ha saputo migliorarsi tecnicamente e dal punto di vista della personalità, fino a ritagliarsi una propria identità, pur non spostandosi molto dai canoni del new Prog sinfonico e comunque senza farsi mancare spunti creativi nuovi per i fans ormai decennali di Vidales e soci. “Nimbus” sembra fare un passo indietro: la qualità di registrazione è leggermente inferiore rispetto agli ultimi lavori e anche la musica perde alcune delle nuove tendenze fusion che aveva irretito le menti creative dei musicisti per ritornare in gran parte su territori prettamente sinfo-genesisiani-marillioniani con melodie ricche di pathos ed aperture strumentali tipiche di certo Prog magari più naïf ma di sicuro effetto nonché amato da folte schiere di appassionati. L’album avrebbe dovuto strutturarsi come una sorta di opera rock ma poi sul campo è rimasto poco di quest’intenzione, anche se la prima parte del CD forma quasi un tutt’uno. La musica in esso contenuta include alcuni ripescaggi di temi già utilizzati in dischi precedenti, riproposti in forme leggermente riviste; ecco quindi che “Réunion 2003” è la rivisitazione del tema portante di “Landing in a serious mind”, così come il brano finale “Extension 17” è ripreso da una vecchia formazione del gruppo che suonava musica jazz ed infine è presente un tema heavy metal preso dalla precedente band di due musicisti. I pezzi strumentali del disco sono quanto ci possiamo ormai aspettare dai Cast, ricchi di fraseggi, dominati dalle tastiere e traboccanti di cambi di tempo. Forse l’album è un po’ troppo lungo, ma affermare che i Cast soffrono di un trabocco di creatività è un eufemismo, recensendo quello che dovrebbe essere sì e no il loro ventesimo album in poco più di 10 anni. Di sicuro “Nimbus” è, ancora una volta, un disco piacevole da ascoltare che conferma i Cast nel loro ruolo; insomma, una garanzia.
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