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Per sgombrare il campo da equivoci diciamo subito che il titolo non significa niente: è una frase inventata dal gruppo in occasione del concerto di Parigi del 1990.
Aspettando il nuovo album, ascoltiamoci questa raccolta che ha l'unico intento di raggranellare qualche soldo e che offre comunque qualche chicca per i veri appassionati, come delle tracce apparse solo su singoli a tiratura più che limitata: la delicata "Sera sera", alcuni pezzi dell'era Nicholls reincisi con Menel, la mitica "Dans le parc du chateau noir". La seconda parte del CD comprende alcuni pezzi live con Paul Menel, tra cui il più interessante è il medley "Last human gateway / Outer limits / It all stops here / The enemy smacks" (la discussione sul suo inserimento o meno in scaletta fu la miccia che provocò la dipartita di cantante e bassista nell'estate '89). Da segnalare, come particolarità, una versione disco di "Promises" su cui è meglio tacere. Un CD consigliato, come detto, ai veri fans, non certo per iniziare a conoscere gli IQ.
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