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Il nuovo corso discografico, nato col distacco dalla EMI, inizia per i MARILLION con un doppio live, il primo ufficiale (se si può dir così) con Steve Hogarth nel ruolo che fu di Fish. Volendo mettere un punto fermo su ciò che la band ha fatto negli ultimi 8 anni, si può dire che scaletta dei brani è azzeccata, offrendo una panoramica degli ultimi album, con la sola (solita...) accoppiata "Kayleigh/Lavender" a rappresentare il vecchio materiale. Il CD2 è poi interamente dedicato all'esecuzione di "Brave", tratta da un concerto tenutosi a Parigi il 29/4/94, anche se sarebbe più interessante riuscire a avere un video di quel tour. Gli altri brani sono divisi equamente tra Londra 29/9/91 e Rotterdam 29/9/95 (ma sempre i 29 del mese suonano...?). Particolarmente interessante per noi italiani è sentire la resa live di tre brani dell'ultimo "Afraid of sunlight", dato che non abbiamo potuto assistere di persona a un concerto...! Cosa dire di più? Anche se molti storceranno il naso alla visione della scaletta del 1° CD, non credo si potesse sperare in qualcosa di molto diverso; il fatto è che, secondo me, l'album è poco interessante, vista la resa pulita e praticamente fedele che hanno i Marillion dal vivo, senza troppe avventure. Se è vero che molti vecchi fans hanno abbandonato i MARILLION negli ultimi anni, per coloro che resistono, o per i nuovi adepti, "Made again" rappresenta comunque un passo obbligato.
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