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Il transatlantico va... e pare non ci siano iceberg che possano contrastare la sua rotta... a meno di autocostruirsene. Il supergruppo anglo-americano-svedese sforna un live (doppio) a pochi mesi di distanza dall'uscita del suo primo album e, obiettivamente, non se ne vedeva l'utilità (come sembra anche emergere tra le righe dei commenti dei musicisti inseriti nel booklet). L'album in studio a me non è dispiaciuto, anche se era lecito aspettarsi qualcosina di più di ciò che è stato, ovvero un album parallelo agli Spock's Beard con qualche intervento di limitata entità da parte di Roine Stolt e Mike Portnoy. Questo live serve giusto per ribadire alcuni brani del disco e per offrire una sorta di juke-box prog in cui vengono proposti alcuni brani di Genesis e Beatles più gli immancabili accenni (rispettando la par condicio) di tutte le band di provenienza dei quattro. Il risultato è sì gradevole eccetera... ma non si capisce perché uno dovrebbe spendere una cifra considerevole per acquistarsi questo doppio cd.
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