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Nell’ottimo lavoro di recupero e riorganizzazione di registrazioni degli SBB, sia in studio che dal vivo, la Gad Records ci propone la colonna sonora del film “Ołowica”, realizzato nel 1976 dal regista Bohdan Moscicki. Si trattava di un film impressionista nel quale si susseguivano sequenze di varie attività in cui i lavoratori erano a contatto con il piombo e solo negli ultimi minuti si sentiva una voce monotona e ipnotica spiegare gli effetti nocivi di questo materiale sull’organismo umano. La pellicola era quindi dominata soprattutto da immagini e musica. Già, la musica… “Ołowica” fu un’occasione per gli SBB di dedicarsi ad una musica molto sperimentale, perciò non dovete aspettarvi in quest’album quelle cavalcate prog personali tipiche di quel periodo che vedeva la band nel momento di massimo splendore e maggiore celebrità. Il trio stavolta vira deciso verso l’avanguardia, l’elettronica, la musica concreta. Già dalle prime battute di “Motyw pociagu I”, che apre l’album, si capisce l’andazzo, con Piotrowski che imita un treno con la sua batteria, accompagnato da dissonanze ed effetti elettronici bizzarri. Si crea subito un clima teso, greve, straniante, che si mantiene per tutta la durata del disco, anche quando a fianco dei rumori elettronici troviamo un pianoforte in “Klaster”, o quando “Motyw pociagu II” ripete gli schemi dell’apertura, o, ancora, quando in “Final” si può ascoltare costantemente un’onda sonora fluttuante. Con una consueta strumentazione per l’epoca, che vede la presenza di minimoog, sintetizzatore Davoli, batteria, percussioni e chitarra, gli SBB suonano come non avevano mai fatto prima e ne vien fuori un lavoro davvero molto ostico. Così, anche la title-track che occupa il secondo lato del disco prosegue sulla scia descritta. Niente melodie, niente assoli, pure free-forms strumentali, con vaghi rimandi anche ai corrieri cosmici tedeschi più estremi. Benché il film durasse solo una dozzina di minuti, gli SBB incisero poco più di mezz’ora di musica che è stata recuperata interamente. Questa colonna sonora, in realtà, non è inedita, perché era già stata inserita insieme ad altre registrazioni effettuate nello stesso anno in un cd del cofanetto “Lost tapes, vol. 1”, che è però da tempo fuori catalogo. La Gad Records ha pensato bene di proporre per la prima volta questa session come opera a sé stante. L’album è reso disponibile in edizioni limitate, in vinile nero e splatter e in cd (con scaletta leggermente diversa), per cui, se vi incuriosisce questa versione sperimentale degli SBB, fate in fretta!
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