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Quel che mi piace della nuova etichetta polacca Wydawnictwo è la sua usanza di porre in evidenza sul retro del cd una breve descrizione della musica del cd stesso. In questo caso è riportata la seguente descrizione: "Great church organ and moog synthetizers sound". Nulla di più preciso... in effetti Jozef Skrzek, ex leader degli SBB ed autore di due altri album da solista prima di questo, se ne andava agli inizi degli anni '80, in piena rivoluzione culturale in Polonia, a fare concerti nelle chiese del suo paese, usufruendo degli organi delle chiese stesse ed abbinandovi i suoni dei suoi sintetizzatori. Il risultato è qualcosa a metà strada tra il mistico e lo spaziale, con un cantato molto discreto, sia come invadenza che come tonalità, che può benissimo essere una cantica religiosa. L'album in questione è stato registrato dal vivo nella chiesa della Santa Croce a Varsavia; la registrazione non è ottimale quanto a resa sonora, a dire il vero, ed occorre alzare un po' il volume per non perdersi interi minuti di musica. La qual musica, com'è facile immaginare, a un sapore mistico e fortemente religioso, ma rappresenta anche un omaggio, come risulta dalla stesse parole di Jozef, al grande pianista polacco Chopin, ciò che spiega anche le atmosfere oscure che pervadono le 6 tracce presentate ed il sapore classicheggiante della prima di esse. Similitudini si possono trovare con i lavori di J.M. Jarre, anche se l'operazione di Skrzek ha un sapore tutto particolare. Un album interessante ed altamente originale che, rimanendo in ambito Progressivo, può allettare tutti gli amanti delle sonorità space.
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