|
Da quando gli SBB si riformarono negli anni ’90 dopo oltre un decennio di inattività, sono uscite a ritmo frenetico pubblicazioni con materiali d’archivio. La band ha comunque sfornato anche un discreto numero di album in studio, con risultati quasi sempre interessanti, ma senza raggiungere i vertici qualitativi del periodo d’oro. Dovendo scegliere il disco post reunion più bello, non esiterei a puntare sull’omonimo del 2012. Si trattava di un’opera particolare, innanzitutto perché per l’occasione il gruppo si presento alle registrazioni in un duo formato dai soli Jozef Skrzek e Apostolis Anthimos e poi perché con questo lavoro fu presentato un concept strumentale (con qualche intervento vocale senza parole) che narrava musicalmente l’attività della band dagli esordi fino a quel momento. Ottanta minuti e sedici brani pienamente convincenti mostravano la coppia in ottima forma, che viaggiava con buonissimi risultati tra rock sinfonico, jazz-rock, fusion divagazioni blues, aperture atmosferiche floydiane e ambient. Nella sterminata discografia degli SBB mancava finora una testimonianza del breve tour promozionale di quattro date che fece seguito a quell’album. Ci pensa la Gad Records ad ovviare a questa mancanza, con questo doppio cd registrato in occasione di un concerto tenuto a Katowice il 29 marzo 2012. Al fianco di Skrzek e Anthimos, c’era il bravo batterista Irek Glyk, proveniente dagli ambienti jazzistici e che si dimostra validissimo supporto. Buona parte dello show è incentrata sull’album cui abbiamo fatto cenno e c’è da dire che la resa live è decisamente ottima, con i brani che già avevamo apprezzato in studio che traggono nuova linfa dalle interpretazioni del trio, suggestive e deliziose. Ovviamente, in una performance di oltre due ore non potevano mancare riproposizioni di vecchi pezzi da novanta, tra i quali spiccano una lunga “Odlot”, che da sempre si presta a scorribande strumentali travolgenti, “Memento z banalnym tryptykiem”, che anche in versione ridotta resta uno dei picchi assoluti degli SBB, tra echi di Pink Floyd ed un solo di chitarra elettrica che anche reinterpretato è da brividi, e “Freedom with us”. Da segnalare anche la ripresa di due ballate risalenti a tempi più recenti, “Piesn stojacego w bramie” (da “Nastroje”) e “Camelele” (da “Iron Curtain”), che dal vivo guadagnano punti, una parentesi solista, tra sperimentazione ed elettronica, del solo Skrzek al Moog e ed uno dei cavalli di battagli degli SBB sul palco, la “Drums battle”, in cui Anthimos si siede dietro le pelli affiancando il batterista titolare e dando vita a questa prolungata battaglia infuocata e sempre piacevole da ascoltare. Davvero un bel documento, istantanea di una parentesi felice per gli SBB del nuovo millennio e sicuramente tra i cd più interessanti della serie “Live cuts”, che da un po’ di anni sta proponendo la Gad Records.
|