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Nella sterminata storia, discografica e non, degli SBB, caratterizzata anche da tante collaborazioni trova finalmente posto anche un live con orchestra. Registrato l’8 novembre 2020 a Katowice e pubblicato l’anno successivo in cd e in vinile, “Z milosci jestem” vede la grande band polacca coadiuvata dalla Narodowa Orkiestra Symfonica Polskiego Radia. Per l’occasione gli SBB sono in quartetto, con il leader Jozef Skrzek (canto, pianoforte e tastiere) e l’altro membro storico Apostolis Anthimos (chitarra) affiancati da Max Mucha al basso e da Pawel Dobrowolski alla batteria, mentre degli arrangiamenti e della direzione si occupa Milosz Wosko. In più, c’è il contributo di Stanislaw Sojka alle parti vocali per “Freedom with us”. Per l’apertura si punta su uno dei pezzi più pregiati dell’intero repertorio degli SBB: la suite “Memento z banalnym tryptykiem”, che dava anche il titolo all’album del 1980, qui in versione ridotta. Introdotta dalla solennità dell’orchestra, che riprende alcuni dei temi portanti che saranno poi sviluppati, dopo tre minuti e mezzo parte la sequenza di pianoforte, voce e chitarra elettrica che apre la composizione. Iniziano così i dialoghi continui e perfettamente equilibrati tra gruppo e orchestra, caratteristica che rende ancora più altisonante il tutto. Si susseguono quelle sezioni con alternanza tra tastiere e chitarra elettrica; poi verso i nove minuti e mezzo rientra il cantato con melodie di alta scuola e la voce sempre calda di Skrzek che fa da preludio ad un epico assolo di Antimos. Questi primi tredici minuti mettono subito in chiaro le cose, con musicisti in piena forma, arrangiamenti sopraffini e l’intesa assoluta con l’orchestra. A seguire una serie di brani storici e collaudati, dalla trainante “Walkin’ around the stormy bay”, potente e immancabile appuntamento in concerto, a pezzi da novanta quali “Odlot”, “Z ktorych krwi krew moja”, gli estratti di “Going away” e “Freedom with us”, fino all’eccellente ripescaggio di “Ze slowem biegne do ciebe”, in una splendida versione di poco più di quattordici minuti, in cui l’orchestra ha un ruolo più defilato e di sfondo, risultando assolutamente preziosa anche così. “Piesn stojacego w bramie” è l’unica concessione ad un album più o meno recente, “Nastroje”, datato 2002. Si tratta di un momento molto toccante, articolato tra orchestra, pianoforte e voce. Il finale è invece affidato ad un brano poco noto risalente a delle session degli anni ’70, “Ciecie”, che si inserisce bene nel repertorio con il suo drumming pungente, le distorsioni di chitarra e le tastiere di Skrzek a volare nel suo stile inconfondibile e consolidatissimo. Tutta la personalità della musica degli SBB viene a galla anche in questo live: parti strumentali prolungate con alternanza tra soluzioni graffianti e romantiche, linee melodiche non banali, mix ben bilanciato di prog e rock con divagazioni classicheggianti e jazz e una sezione ritmica che sa abbinare energia ed eleganza. L’orchestra si inserisce alla perfezione, non è mai mero contorno, con gli arrangiamenti che vanno ad arricchire un piatto già prelibato di base con un sapore più sinfonico. Possiamo dirlo, esperimento (se vogliamo usare questo termine) riuscito in tutto e per tutto.
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