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Gli SBB: uno dei più grandi gruppi della storia del rock dell'Europa dell'est, uno dei più grandi gruppi prog del globo. Vi invito caldamente a scoprire la loro discografia, se non li avete mai ascoltati, e vi stupirete. Ma non iniziate da questo album che, lo devo dire purtroppo, è il peggiore che abbiano mai scritto. I dischi più recenti di questa band non hanno fatto certamente gridare al miracolo ma conservano, tra alti e bassi, una loro dignità. Per questo album il discorso è un po' diverso: siamo infatti su livelli molto bassi che trovo inconcepibili, soprattutto alla luce della ricca carriera solistica del leader Jósef Skrzek, che in tempi recenti ha dato prova di saper ancora comporre e suonare: si veda ad esempio lo splendido album "Tryptyk petersburski" pubblicato a nome Jósef Skrzek East Wind nel 2007. Viene conservata la formazione in trio del precedente album con l'intramontabile Apostolis Anthimos alla chitarra e Gabor Nemeth alla batteria. Rimangono le perplessità su quest'ultimo, il cui stile, lo ribadisco, è troppo schematico e squadrato per gli SBB. Mi verrete a dire che per tenere un 4/4 in una ballad non c'è bisogno della mano raffinata di Jerzy Piotrowski… anche questo è vero… purtroppo! Il titolo dell'album mi lasciava ben sperare: un ritorno ai tempi della "cortina di ferro" nel titolo mi aveva fatto pensare ad un ipotetico volo nel lontano e glorioso passato del gruppo. Purtroppo così non è stato e la nuova musica manca totalmente di ispirazione, un'ispirazione che in passato, ai tempi delle restrizioni del regime comunista, volava alta e riusciva a spezzare ogni barriera. La musica è scialba e soft, oserei dire radiofonica, anche se si riconoscono, spenti e in secondo piano, i bei suoni vintage delle tastiere di Skrzek. Si tratta più o meno di pallide basi musicali, abbastanza insignificanti, da lasciare sullo sfondo senza recepirne i passaggi. I testi questa volta sono tutti in polacco, scelta per lo meno apprezzabile, vista la banalità delle liriche in inglese nel precedente lavoro. Forse si inneggia a concetti alti ed importanti, ma non conoscendo il polacco non ve lo saprei certo dire… e dovendomi limitare ad una analisi prettamente musicale, senza girarci troppo attorno, posso tranquillamente dirvi, nonostante il fuocherello di paglia che si è acceso con la seconda traccia, e nonostante si tratti di un disco registrato, prodotto e suonato in maniera altamente professionale, come una band di questo calibro richiede, di dimenticare che sia uscito un nuovo album degli SBB.
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