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Anche se in origine doveva essere solamente un mini CD (la durata sfiora i 60 minuti... e pare che nell'edizione giapponese ce ne siano 15 in più), in realtà possiamo considerare "A change..." qualcosa di più di un semplice singolo. Questo lavoro rappresenta poi il debutto del nuovo tastierista Derek Sherinian; il ragazzo se la cava bene e sembra già inserito nel gruppo, dimostrando tecnica e buon gusto. Il brano portante è ovviamente la title-track, coi suoi 23 minuti, divisi in 7 movimenti, che fu concepita nel 1989, assieme a "Metropolis", poi inclusa su "Images and words"'. Inutile dire che essa non avrebbe assolutamente minato l'integrità del lavoro suddetto, se solo qualche ballata americaneggiante non fosse stata inclusa al suo posto, con lo scopo di vendere un po' di più. "A change..." è ricca d'atmosfere e cambi di situazione nel più puro stile heavy-progressive, quasi che i DT volessero far intendere che il loro sound, ultimamente pericolosamente vicino al puro metal, non è in realtà cambiato. Questo pezzo, comunque, vale il CD; per il resto... che dire? Il quintetto dimostra di sapere a memoria brani famosi e di saperli riproporre fedelmente... ma nulla più. Le altre tracce, registrate durante il famoso Uncovered show di Londra dello scorso gennaio (nessuna traccia dei vari ospiti), scivolano via senza emozioni. Per dovere di cronaca, le covers sono di Elton John (2!), Deep Purple ("Perfect stranger") e Led Zeppelin (ben 3), oltre a un medley con brani di Pink Floyd, Kansas, Dixie Dregs, Genesis, Queen e Journey: non vi sembra un ottimo minestrone?
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