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Un disco esuberante e intraprendente. Qualcuno dice il "The wall" degli anni '90. Forse non dobbiamo esagerare, tuttavia mi pare che la band americana si sia definitivamente scrollata di dosso rimasugli dell'esperienza poco prog del bistrattato (giustamente!) "Falling into infinity". Probabilmente il pių bel disco dopo "Images and words" (ed č lotta aperta tra i due).
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