|
Petrucci e soci hanno finito per credrerci davvero al fatto di essere una band Prog-metal. Il problema è che in passato la cosa veniva loro spontanea e non senza attitudini creative originali ed efficaci. Adesso sembrano quasi sentirsi prigionieri di un cliché che impone loro di stupire e compiacere continuamente le due anime dei loro fans. Questa volta lo fanno con un doppio album, il primo dei quali contiene 5 lunghe canzoni abbastanza anonime in cui i nostri svolgono il loro compitino prog-metallico senza infamia e senza lode, quasi un esercizio di stile in cui manca la scintilla della genialità dei loro primi due album. Un'ora di musica che scivola via senza annoiare, ma anche senza lasciar molte tracce. Il secondo CD è interamente occupato dalla suite che dà il titolo all'album, una sorta di pièce orchestrale (ove di orchestrale comunque c'è solo l'ouverture), all'interno della quale ritroviamo un po' (e sottolineo un po') del vecchio sound DT, qualche buona idea... insomma il mio giudizio su di essa è abbastanza positivo e, se questo secondo CD fosse posto in vendita separatamente, consiglierei l'acquisto non solo agli appassionati di sonorità più metalliche.
|