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E' con timore che mi accosto a questo nastro, vista la frase sibillina "spero che tu apprezzi la nuova direzione del nostro Progressive" presente nella lettera acclusa al nastro stesso. Beh, una volta ascoltato questa cassetta posso dire che poco è cambiato; i BBT ci propongono ancora il loro Prog molto raffinato, leggermente contaminato col pop, senza grandi voli pindarici, ma senza cadute di tono. Qualcosa è comunque cambiato, se non altro nella costruzione dei brani, sicuramente meno anonimi rispetto all'album dell'anno precedente; si vede che questo è un gruppo che sa mettere a buon frutto l'esperienza. Nell'ultima traccia viene anche tentato il volo pindarico cui accennavo prima; "Kingmaker" infatti è la prima canzone dei BBT a sfiorare i 10 minuti pur, come sempre, senza sbilanciarsi troppo con soluzioni musicali ardite. Questo gruppo era tra i miei preferiti nel nuovo Prog britannico, pur senza farmi impazzire, e questo album (uscito solo su cassetta) non fa che aumentare la mia considerazione nei suoi confronti.
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