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Destinato negli anni passati a raccogliere l'eredità dei disciolti Ange, questo progetto di Christian col figlio Tristan è tuttora più vivo che mai, così come gli Ange stessi. Accanto ai due troviamo un gruppo di musicisti facenti parte del passato e del presente degli Ange stessi... tanto che si potrebbe far fatica a capire in effetti perché l'album non esce sotto il nome dello storico gruppo. Il dubbio si scioglie appena inseriamo il CD nel lettore: il titolo del disco è indicativo di ciò che andiamo a trovare, ossia una musica intimistica, con un cantato spesso sussurrato dalla sempre ispiratissima voce di Christian, una musica che mal si adatterebbe ai connotati degli Ange e che è frutto di un motivo di ispirazione diverso rispetto agli album composti nell'altro ambito. Il CD consta di 17 canzoni in cui la musica passa decisamente in secondo piano rispetto ai testi, talvolta semplicemente recitati ma spesso appena sussurrati, ricchi però, come al solito, di poesia e delicatezza (ma anche di tematiche un po' più forti e... terrene) che invito a leggere, se comprendete un po' di francese. Obiettivamente l'album riveste un certo interesse solo in considerazione appunto dei testi e del cantato di Christian, che è sempre un piacere ascoltare; dal punto di vista musicale "Murmures..." risulta senz'altro monocorde e ben poco ricco di attrattive... se non addirittura irritante in qualche occasione. Si tratta di un album che solo i fans sfegatati di tutto ciò che è Ange potranno apprezzare... così come coloro che apprezzano il rock cantautoriale francese, bien sûr...
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