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Solita routine: disco in studio, poi tour, poi disco dal vivo, con annesso DVD. Ma quando un gruppo come gli Ange riesce a mantenersi su livelli incredibilmente alti ben vengano questa ripetitività e questa sovrabbondanza di materiale discografico. Ci eravamo lasciati ad “Heureux!”, ennesima ottima prova in studio del 2018 ed eccoci a distanza di un anno a parlare di “Escale heureuse”, live registrato alla Salle Poirel di Nancy il 18 maggio 2019 e documentato con due cd ed un DVD. Una buona parte del materiale contenuto in “Heureux!” è stata proposta nella tournée del 2019, che, ricordiamo, ha visto per la prima volta la band francese esibirsi in Italia in occasione del festival di Veruno. Chi era presente a questo evento noterà che la track-list del nuovo documento rispecchia molto quanto proposero gli Ange nel loro spettacolo. Tanti estratti da “Heureux!”, dicevamo, compresa una prolungata “Chante n’import quoi” che dal vivo diventa occasione per coinvolgere il pubblico; un ripescaggio sorprendente rappresentato da “Les lorgnons”, brano rispolverato dagli anni ’80 di “Vu d’un chien”; poi la solita manciata di classici, che si conclude con le interpretazioni mirabolanti di Christian Decamps nel finale affidato a due delle composizioni più celebri del gruppo, la chilometrica “Captaine Coeur de Miel” e “Ces gens-là”. Inutile davvero dilungarsi troppo; ciò che si è detto per le precedenti testimonianze live vale anche per “Escale heureuse”, con una formazione ormai consolidata da anni che si muove sul palco come un meccanismo ben oliato e che funziona alla perfezione nel proporre agli spettatori la personale visione del prog sinfonico dall’incedere impetuoso che va avanti da mezzo secolo. I musicisti danno tutti un contributo fondamentale, con Hassan Hajdi alla chitarra e Tristan Decamps alle tastiere che sanno duettare ed alternarsi alla grande in momenti solistici sempre emozionanti. Christian Decamps, manco a dirlo, non mostra il minimo segno di cedimento ed è il solito guascone ed intrattenitore che per la tenuta del palco dà ancora punti alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi più giovani. Come al solito molto curato anche l’aspetto video, con una regia molto dinamica. Solita routine dicevamo, ma che porta al solito splendido documento di una band che non solo non ha affatto intenzione di tramontare, ma si mostra in pieno vigore, è sempre capace di esibizioni travolgenti e continua a inserire tasselli meritevoli di assoluta considerazione in una discografia già ricca.
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