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A più di due anni di distanza dal clamoroso esordio, ritornano gli eroi scandinavi della nuova scena progressiva. Che gioia la scorsa estate quando mi sono trovato tra le mani l'advance tape dell'atteso follow-up di "Hybris", ma soprattutto che gioia nell'ascoltare le nuove composizioni di questo immenso lavoro. Diciamo subito che il materiale del nuovo disco non farà sicuramente rimpiangere il suo predecessore, anche se bisogna ammettere che se ne distacca abbastanza. Innanzi tutto, esso è completamente strumentale e si allontana un pochino dalla sinfonicità, per dare spazio ad una maggiore ricerca, a volte ai confini con l'avanguardia. Il nuovo album è formato da 4 tracce: si comincia con l'immensa "Höstsej", forse il brano più riuscito della raccolta ed anche quello che forse ricorda più da vicino "Hybris" con continui, complicatissimi, cambi di tempo e aperture geniali (alle soglie del capolavoro!). Segue la breve ma dolcissima "Rösten", una tenera melodia di solo flauto, accompagnata da un lieve Mellotron in sottofondo. Splendida!!! Discorso a parte va fatto per le ultime due songs: "Skogsranden" (sempre più tacile la pronuncia...) e "Sista somrav", ovvero i brani che più si distaccano dai primi ÄNGLAGÅRD, soprattutto la prima, con una lunga parte centrale ai confini tra l'avanguardia e l'improvvisazione dei migliori GENTLE GIANT. Clamorosa, a mio parere, la parte finale di "Sista somrav", con un Mellotron a catapetere! Sicuramente, al contrario di "Hybris", è questo un lavoro che sarà meno d'impatto e meno facile all'ascolto, ma di valore qualitativo sicuramente superiore. Prendete con fiducia il nuovo CD ragazzi, i nostri ÄNGLAGÅRD hanno fatto di nuovo centro.
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