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Quarto capitolo della collaborazione tra i Djabe e Steve Hackett legato al tema del viaggio e all’esperienza iniziata qualche anno fa in Sardegna e che stiamo costantemente seguendo. Si tratta di un live registrato in Ungheria il 3 agosto 2019 ed è il secondo di questa serie dopo “The Budapest live tapes” uscito nel 2018. Rispetto a quest’ultimo ci sono vari cambiamenti nella scaletta, come amano fare i musicisti coinvolti. In circa un’ora e quaranta si pesca dal repertorio dei Djabe, da quello comune, da quello solista di Hackett e non potevano mancare esecuzioni di composizioni dei Genesis. I cinque Djabe più il celebre chitarrista mostrano per l’ennesima volta di trovarsi a meraviglia. Alla base, come sempre, c’è quell’indirizzo legato alla world music tipico dei dischi della band ungherese, che subisce tante contaminazioni, indirizzandosi di volta in volta verso il prog, il jazz-rock, la fusion, il rock, l’improvvisazione. Nei brani suonati c’è sempre spazio per ottimi spunti solistici, così, in quadro timbrico che unisce strumenti acustici ed elettrici, è facile vedere al centro del proscenio pianoforte, tastiere, tromba, chitarre, con Hackett che regala al solito meraviglie quando prende in mano la situazione col suo inconfondibile stile. Dai suoi dischi viene recuperata “Last train to Instanbul”, ispirata a quanto pare proprio dall’amicizia con i Djabe. Dei Genesis, invece, vengono proposte “Hariless heart”. “Firth of Fifth” (solo la parte strumentale) e “Los endos”, in interpretazioni convincenti, nonostante il distacco, più che altro a livello di strumenti, rispetto agli originali. Ma, non ci stancheremo mai di rimarcarlo, anche il repertorio dei Djabe merita piena attenzione, perché la qualità è davvero alta. Alcuni brani si snodano attraverso agili melodie, altri sono più ritmati e tirati, in tutti c’è spazio, come accennato, per l’estro e la libertà dei musicisti, tra cambi di tempo e di atmosfera, come succede spesso nel prog. Oltre al supporto audio, un DVD ci permette di gustarci il concerto anche in video, più interessanti bonus. Inutile dilungarsi troppo. Se avete già familiarità con i prodotti dell’accoppiata Djabe – Hackett e sono di vostro gradimento, questo è un altro album che vale la pena di acquistare. Se, invece, non avete ancora avuto modo di avvicinarvi alla musica di questi artisti, “The journey continues” può rappresentare uno dei tanti ottimi punti di partenza.
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