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TAYLOR'S FREE UNIVERSE Two-pack Marvel of Beauty 2010 DAN

Poteva passare un intero anno solare senza un uscita discografica da parte di Robin Taylor? Assolutamente no ed ecco che il prolifico musicista svedese rispolvera il marchio Taylor’s Free Universe in una coppia di notevolissimi mini-cd. E sono “mini” nel vero senso della parola, trattandosi di quei cd piccoli di circa 80 mm e contenuti in altrettanto piccole confezioni cartonate. Il primo dischetto contiene registrazioni effettuate tra il luglio e l’agosto del 2010 e vede Taylor (alla chitarra, alle tastiere, al basso e alle percussioni) in compagnia da Jakob Mygind e Carsten Sindvald al sax, Klaus Thrande alla batteria e Louise Nipper alla voce. Ci sono tre brani dal sound robusto, nei quali è spesso il sax a guidare e si denota un approccio meno improvvisato e più vicino a quanto fatto dal Taylor’s Universe negli ultimi album, con contaminazioni varie ed atmosfere particolari e suggestive. Il secondo mini-cd, invece, ci presenta due tracce che vanno oltre gli undici minuti e che risalgono al 2006. Qui ritroviamo alcuni storici collaboratori di Taylor, impegnato per l’occasione alla sola chitarra elettrica e coadiuvato da Karsten Vogel al sax, Pierre Tassone al violino elettrico, Assi Roar al basso e Rasmus Grosell alla batteria. Riconosciamo, così, quel Taylor’s Free Universe pronto a jammare e a lanciarsi in improvvisazioni improntate alla massima libertà e siamo assaliti da un jazz-rock dai timbri moderni, caotico e aggressivo, ma che sa essere molto trascinante. In alcuni momenti sembra quasi di essere di fronte ad una sorta di versione aggiornata della Mahavishnu Orchestra, col violino di Tassone a lanciarsi in voli infuocati e impressionanti che si incrociano con la chitarra nervosa e dagli accenti frippiani di Taylor. Vogel fa il resto con il sax, sfrenato nel proiettarsi in mille direzioni, passando dal jazz di Coltrane agli echi del Canterbury sound. In totale questo piccolo doppio pacchetto di musica ci offre circa tre quarti d’ora dell’arte sonora di Robin Taylor e rappresenta l’ennesimo spaccato di un musicista che continua a convincere con ogni passo che fa.



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Peppe Di Spirito

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