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Difficile commentare un'opera rock, una vera opera rock, un'opera che presuppone una messa in scena teatrale e non quindi una analoga composizione destinata ad avere vita solo su album (vedi Ayreon). Tale commento presuppone infatti la visione di detta messa in scena per poter avere un'impressione completa. Il semplice ascolto della parte musicale può tuttavia offrire molto anche di per sé: quest'opera ideata e realizzata da Fabio Zuffanti (insieme a Victoria Heward per le liriche) è in grado di esaltare chi ama un Prog classico, molto scenico, enfatico e ricco di pathos. Già... Prog; di ciò si tratta, ancorché i quasi 100 minuti di musica si stemperino qua e là in variazioni e brani di varia estrazione (in prevalenza, ed ovviamente, viste le tematiche dell'opera, folk). Fabio è un artista che ha il Progressive nel DNA ed è in grado di dedicarvicisi anche senza dover ricorrere a stilemi plurisfruttati. "Merlin" ha spazio per brani in cui il cantato, o le parti recitative, prendono il sopravvento nell'importanza del momento, ma la musica di qualità è cntinuamente dietro l'angolo pronta per uscire allo scoperto all'improvviso con un assolo interminabile o un'accelerazione mozzafiato e guadagnarsi il primo piano della scena esaltandoci senza remore. Un'ora e mezza di musica, di grande Prog, di esaltazione, di un'opera che (purtroppo i canali promozionali sono quelli che sono) non avrà modo di essere vista in teatro da molti, ma che su album ci forniscono il primo punto di riferimento per questi anni... zero.
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