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E’ ancora una volta l’amatissima Polonia a fare da scenario alla nuova produzione live dell’universo Pendragon, nel caso in questione il Teatro Śląski di Katowice, in cui Nick Barrett e Clive Nolan si sono esibiti nel giugno del 2005 nell’ambito di un mini-tour, in particolare, nella serata qui immortalata, come act di apertura per Gordon Haskell.
Gli 85 minuti di questo DVD (dal titolo evidentemente ironico) testimoniano in modo integrale l’esibizione totalmente acustica dei due, filmata in modo impeccabile da sette telecamere (di cui tre mobili) e caratterizzata da una scaletta che pur vedendo prevalere il repertorio Pendragon, rende giustizia anche a Clive ed ai suoi innumerevoli progetti: Arena, Shadowland, Strangers on a Train, Nolan/Wakeman.
I brani sono proposti sotto forma di riletture per chitarra acustica, piano e voci e nonostante l’aria apparentemente rilassata che si respira sul palco (tra un brano e l’altro i due si lanciano in gustosi siparietti, spesso cimentandosi nella lingua polacca!) colpisce l’accuratezza con cui ogni singolo dettaglio viene riproposto fedelmente anche con un arrangiamento così scarno all’apparenza.
Anzi, forse è proprio la riduzione all’osso dei fronzoli strumentali che evidenzia la bontà e la sostanza delle composizioni e – per estensione - come in effetti la prima generazione del new-prog britannico possedesse una creatività poi smarrita da chi ha ricevuto il testimone negli anni a seguire.
Come rimanere allora indifferenti a piccoli classici come “Alaska” o “The black knight”, ormai con un ventennio sulle spalle, ma anche a brani degli anni ’90 come “The voyager”, “The walls of Babylon” o “Paintbox” che non perdono un grammo di magia pur nell’assenza dei synth o delle percussioni?
Nick e Clive se la spassano e si scambiano occhiate d’intesa, invertono i ruoli in occasione dei brani degli Shadowland cantati da Nolan (“Mindgames”, “Jigsaw”, “Ring of roses”) in cui Barrett fornisce umilmente arabeschi chitarristici e backing vocals… addirittura quest’ultimo si sostituisce a Paul Wrightson e Bob Catley e si lancia in interpretazioni compiaciute di “(Don’t forget to) breathe” degli Arena e “Shadow of fate” (quest’ultima estratta da “The Hound of Baskervilles”), per poi orgogliosamente annunciare la première del nuovo album della sua band principale, qui rappresentato da “Two roads”.
Semplice ma molto suggestiva la scenografia ed ottima la regia che sa dosare sapientemente i primi piani durante gli assoli e le riprese panoramiche nei momenti corali, trasmettendo un’idea di movimento a compensare l’inevitabile staticità dello show. Perfetta la qualità delle immagini e dei suoni (sembra cosa scontata, invece molte produzioni analoghe lasciano un po’ a desiderare sotto questo aspetto), peccato che il pubblico seduto in platea non infonda esattamente entusiasmo e a volte dia l’idea di essere formato da figuranti… ma forse trattandosi di uno spettacolo unplugged e quindi intimistico, la scarsa espansività può essere giustificata!
Come contenuto extra ci viene proposta una lunga intervista al duo che - pur risultando interessante - poco aggiunge alla sostanza del DVD, che resta un acquisto consigliato agli amanti del new-progressive inglese ed obbligato per i seguaci della band di Maidenhead come il sottoscritto.
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