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Ho il sospetto che le ore in una normale giornata di Clive Nolan non siano 24 come per noi comuni mortali. Corpo di mille balene! Dove trova il tempo? Mentre l'attività degli Arena è frenetica, Clive riesce a ritagliare lo spazio per realizzare questo terzo lavoro degli SHADOWLAND. Conviene subito che chiarisca alcune mie impressioni: non ho mai considerato questo un grande gruppo; buono il primo CD, il secondo solo una palestra d'allenamento per ciò che sono gli Arena. Clive, mente del progetto (tra gli altri 10.000!), è oggi forse il musicista più completo sulla scena progressive: ha un eccellente tocco nella produzione, una geniale capacità compositiva e, più di tutto, una vera passione per la musica. Se i precedenti lavori degli SHADOWLAND potevano essere considerati immaturi o, come detto, preamboli o luoghi di crescita musicale, con "M.a.a h." il fiore è completamente sbocciato, rivelando tutti i suoi colori.
Per quanto riguarda il lato musicale, la band ha abbandonato le idee pop del debutto, o il prog forzato (non picchiatemi, è solo il mio parere) del 2° lavoro, per lasciare spazio ad un rock davvero sinfonico, estremamente energetico, ben suonato ed eccellentemente prodotto. La base su cui costruisce ogni brano è la complessità di intrecci tra tastiere e chitarra (con forse quest'ultima un po' più in risalto), coadiuvata da una stupenda voce di Clive. Mi rendo conto che quest'articolo può apparire come una sorta di elogio a Nolan, eppure così non è, perché va detto che gli SHADOWLAND non sarebbero nulla senza il valido apporto di ogni singolo musicista. Quello che vorrei sottolineare è l'estrema compattezza che salta fuori, con tutti i suoi cambi d'atmosfera, le accelerazioni, le rincorse ed i capovolgimenti di fronte (vedi "The seventh year" o l'opener "U.S.I."). Ogni brano sviluppa un discorso autonomo e, se si escludono due brevi episodi, il CD merita più di un semplice e veloce ascolto. Come al solito vi consiglierei di mettervi in pace (magari sulla vostra poltrona preferita) e di gustare ogni sfaccettatura di questo "M.a.a h.", e di iniziare a pensare come sarà il nuovo Arena...
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