|
Il destino di un lavoro in forma di rock musical come “Alchemy”, l'ultima fatica di Clive Nolan, era fin dal principio la rappresentazione teatrale, ed è proprio in questa direzione che a partire dal progetto Caamora le energie dell'inesauribile tastierista e compositore inglese sono state convogliate. Con un cast che poteva vantare un “parterre de rois” dell'attuale scena neoprogressiva britannica, già la versione di studio poteva dirsi coerentemente strutturata in forma di opera rock, con l'interpretazione dei personaggi affidati a ciascun vocalist mediante una scelta azzeccata di ruoli. Il concerto immortalato in questo DVD, ancora una volta filmato nel famoso teatro slesiano di Katowice, nel febbraio del 2013, non è la rappresentazione scenica definitiva, bensì una via di mezzo tra un concerto e una pièce teatrale vera e propria, si potrebbe definire la prova generale in vista dello spettacolo in piena scala, che ha in seguito debuttato qualche mese più tardi al Cheltenham Playhouse Theatre. Tenendo presente questa premessa, non ci stupiamo di trovare gli “attori” praticamente incollati ai loro microfoni, limitando al minimo l'azione e il movimento sul palco, con i soli costumi di scena e la gestualità a facilitare la comprensione del libretto e permettere di seguire l'evolversi della storia. Per quanto riguarda quest'ultima, rimando alla recensione del doppio album in studio, e mi limito a ricordare che si tratta di una storia velata di soprannaturale, piena di colpi di scena, e ambientata nell'Inghilterra dell'epoca vittoriana, probabilmente un pallino di Clive, dati anche i suoi trascorsi alle prese con il canone di Sherlock Holmes. Chi ricorda il primo tentativo di Nolan in direzione del formato musical (“She”), con ogni probabilità non potrà che riscontrare in questo “Alchemy” un grande passo in avanti, l'acquisizione di un'invidiabile padronanza di un genere che richiede numerosi passaggi “narrativi” ad inframezzare le canzoni vere e proprie: qui si raggiunge un ottimo compromesso, e quasi tutti i brani finiscono per risultare accattivanti e a stamparsi nella memoria. In un'opera di tale durata, questo mi pare un risultato ragguardevole, e un punto essenziale per tenere viva l'attenzione. Abbiamo brani epici, in cui il ghigno malevolo dell'ottimo Andy Sears (lo storico vocalist dei Twelfth Night), perfettamente calato nella parte di Jagman, il villain assetato di potere, gloria e denaro ruba la scena, i duetti romantici tra David Clifford (Red Jasper, nel ruolo di Gardelle) e Agnieszka Świta (nel ruolo di Amelia), probabilmente i vocalist più dotati dell'intero cast, lo stesso Clive che per l'occasione lascia le tastiere nelle ottime mani di Claudio Momberg (Subterra) e assume i panni del professor Samuel King. Senza dimenticare le interpretazioni di altri personaggi di nostra conoscenza: Damien Wilson, Tracy Hitchings (Landmarq), Paul Manzi (Arena) e il carismatico e Chris Lewis nei panni del... redivivo Anzeray, che con la sua inquietante apparizione riporterà l'ordine, ristabilendo l'equilibrio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Le parti strumentali, oltre al già citato tastierista cileno, sono affidate alla chitarra di Mark Westwood, alla batteria di Scott Higham (ormai ex componente dei Pendragon), al basso di Kylan Amos e alle guest appearances di strumentisti (violino, corno) e di un coro di ventuno elementi. Per la stessa natura dello spettacolo, le tecniche di ripresa differiscono da quelle utilizzate per gli altri DVD filmati al Wyspiańskiego, con rare inquadrature riservate ai musicisti, che restano confinati nelle retrovie per l'intera durata, e i sei cameramen a garantire una presentazione sufficientemente fantasiosa degli attori/vocalist che si avvicendano alla ribalta, con un palco praticamente privo di scenografie o materiale di scena, se non una poltrona su cui periodicamente si rifugia il “professor” Nolan in preda allo sconforto o per meditare sulle sue prossime strategie d'azione. L'acquisto di entrambe le versioni, il doppio CD in studio e questo DVD (nella versione commerciale contiene anche un secondo disco bonus con materiale demo, interviste, etc.) è probabilmente ridondante se non per i più accaniti estimatori della produzione di Clive; dovendo scegliere, personalmente mi orienterei sul video, o almeno è questa la versione che mi ha stimolato la curiosità di approfondire la storia, per poter seguire i dialoghi e i testi. D'altro canto, la resa sonora del CD originale è forse migliore... a voi la scelta. Concludo segnalando che la produzione di “Alchemy” è attualmente in programma nel cartellone di un teatro del West End londinese, con repliche a partire da agosto 2014.
|