|
Era il 1996 quando usciva “The Masquerade Overture”, uno degli album più apprezzati dei Pendragon, “fratellini minori” dei Marillion, insieme a IQ, Twelfth Night e Pallas, che animano le scene del new-prog inglese fin dagli anni ’80. In quello stesso anno venne registrato in Polonia il primo documento video ufficiale della band, “Live in Krakow”. Ed è di nuovo dalla Polonia che nasce questo live celebrativo, disponibile sia in DVD (oggetto della recensione) che in doppio cd. Sede dell’evento è il teatro Slaski di Katowice, non il solito teatro che fa da sfondo a molte pubblicazioni della Metal Mind, ma si rimane in una città cara ai Pendragon, che si presentano sul palco con tre quarti della line-up che incise il disco. Il leader Nick Barrett alla chitarra e alla voce è infatti affiancato dal veterano “prezzemolino” Clive Nolan alle tastiere e da Peter Gee al basso e alle tastiere; sul palco ci sono poi il nuovo batterista Jan-Vincent Velazco e le coriste Christina Booth (sì, proprio la cantante dei Magenta!) e Verity Smith. L’album “The Masquerade Overture” viene eseguito nella sua interezza seguendo l’esatta track-list, a partire dalla introduzione operistica che dà il titolo all’album, ma vengono eseguiti anche i brani “King of the castle” e “Schizo”, presenti sul bonus cd della prima edizione del disco. Seguire l’esecuzione di composizioni che hanno fatto la storia del gruppo, come “As good as gold”, “Guardian of my soul”, “Masters of illusion” e soprattutto la magnifica “Paintbox”, è davvero un piacere e fa capire oggi più che mai perché gli amanti dei Pendragon siano così legati a questo lavoro. Si tratta infatti del disco in cui la band ha forse trovato un equilibrio definitivo. Vengono a galla il rock sinfonico discendente dagli anni ’70, ritornelli diretti, ma estremamente gradevoli e incastonati in composizioni di ampio respiro ben strutturate, parti strumentali e solistiche brillanti ed una serie di temi epici decisamente ispirati. Certo, si tratta di materiale destinato ai seguaci del new-prog, ma non si può negare che nel genere ha lasciato il segno. La riproposizione di “The Masquerade Overture” si porta via i primi settantadue minuti dello spettacolo, che prosegue però a lungo, toccando le due ore e mezza. La band può vantare un repertorio ampio e così continua, spaziando tra brani recenti della svolta heavy che ha caratterizzato gli album da “Believe” in poi, con svariati estratti dall’ultimo lavoro in studio “Men who climb mountains” e recuperando qualche vecchio cavallo di battaglia (“Nostradamus” e “Breaking the spell”). Non potevano poi mancare i soliti extra, con interviste, galleria fotografica, informazioni varie sulla band ed un video del brano “In bardo” registrato in Sri Lanka. L’accoppiata Pendragon - Metal Mind garantisce oggi grande professionalità ed il documento “Masquerade 20” è presentato come si deve. Troviamo una band che non è più la giovane promessa di un tempo (anche se sembra ieri) e che è in discreta forma, favorita magari dalla riproposizione integrale di un disco che può considerarsi “classico” per il genere. Resta un prodotto destinato prevalentemente ai fan del gruppo e del new-prog, ma non si può negare che la maggior parte dei contenuti di questo DVD sia di buonissimo livello musicale.
|